(ita/eng)
CHE BESTIONE!
Nord Africa, inverno 1942.
Dopo la sconfitta nell’ultima, decisiva battaglia di el-Alamein il 3 novembre 1942, l’esercito italo-tedesco deve ripiegare verso ovest.
L’8° armata di Montgomery, superiore in uomini e mezzi in un rapporto di 2:1, ha inoltre ricevuto dagli USA i primi cento carri armati M-3 e M-4. Assieme a questi, anche un certo numero di semoventi M-7 “Priest”, armati con un obice campale da 105/22 montato nella casamatta scoperta.
Uno di questi semoventi, praticamente “nuovo di fabbrica”, è saltato su di una mina anticarro ed è stato abbandonato dall’equipaggio che ha recuperato tutto il possibile, compresa la mitragliatrice Browning M-2 da 12,7 mm.
Due bersaglieri superstiti dell’8° Reggimento della 132° Divisione Corazzata “Ariete” (che di fatto non esiste più; è stata quasi completamente annientata nell’ultima battaglia), osservano con preoccupata attenzione le dimensioni del bestione insabbiato.
Il mezzo è un’antica scatola Italaerei, ritrovata con vari pezzi mancanti e pazientemente ricostruiti.
DAMN, WHAT A BEAST!
North Africa, winter 1942.
After the defeat in the last, crucial, battle of el-Alamein, the Axis army must withdraw westbound.
Montgomery’s 8th army, yet superior 2:1 in men and resources, has in addition just received for the US a hundred of new tanks Sherman M-3 and M-4. Moreover, a number of self-propelled howitzer M-7 “Priest” equipped with a powerful 105/22 gun.
One of these brand new vehicles, stopped by a anti-tank mine, has been left by the crew who got back whatever possible, including the .50 Browning machine-gun.
Two Bersaglieri (armoured division infantry) surviving of the 8th Regiment, 132nd Armoured Division “Ariete” (that basically does not exist any longer), watch with concerned attention the size of the immobilised beast.
The kit is an old Italeri item, recovered with a number of missing part patiently rebuilt from scratch.